Arianna Capiotto

Arianna Capiotto si occupa di teatro, scrittura e archeologia, discipline che si alternano e si intrecciano tra loro in lavori, pubblicazioni e performance. Ogni studio porta con sé la ricchezza degli altri, e l’esplorazione di orizzonti - sognati o concreti - diventa per lei energia propulsiva. Dal 2006, con la compagnia Scherzi di Fate, dà forma a produzioni teatrali che non pongono alcun limite al processo comunicativo con il pubblico. Cercando una strada, ha osservato e studiato a fondo i suoi professori: burattinai d’altri tempi, esponenti puri di Commedia dell’Arte, fini esploratori del teatro ragazzi, bodypainters sensibili e visionarie. Alla fine li ha racchiusi tutti in un suo mondo, che muta, si espande, implode e rinasce ogni volta che si alza un sipario e inizia l’ascolto. La scrittura la aiuta a canonizzare le idee. Tuttavia, scrivere è l’atto comunicativo su cui ha meno controllo, affidando le parole alla voce e all’intenzione di chi legge: questo le permette di essere meno costruita e più istintiva, come se affidasse al vento un’intenzione che arriverà da qualche parte, in qualche modo, senza la sua guida. Tramite l'archeologia, infine, cerca di capire il passato per comprendere questo tempo e i meccanismi che lo regolano. Tutto ciò che è antico porta un’impronta di vita, e di morte, degna di essere recuperata e valorizzata. Poi, l’adrenalina della scoperta e quella della conoscenza sono impagabili.