Arrigo Sacchi
Arrigo Sacchi, nato nel 1946, deve al suo paese, oltre al celebre soprannome (il "Profeta di Fusignano"), anche i primi rudimenti calcistici. Dopo aver iniziato ad allenare – esattamente cinquant’anni fa – nelle serie minori, arriva al Parma e da lì, nel 1987, compie il grande salto verso il Milan, dove in sole quattro stagioni vincerà due Coppe dei Campioni, uno scudetto, una Supercoppa Italiana, due Supercoppe Europee e due Coppe Intercontinentali. I successi in rossonero con quella che è stata definita dall’Uefa la squadra di club più forte di sempre, gli valgono la nomina a commissario tecnico della nazionale che guiderà dal 1991 al 1996, conquistando un secondo posto ai Mondiali statunitensi del 1994. Nel 2000 abbandona l’allenamento e alterna l’attività di opinionista con incarichi da direttore tecnico. Nel 2017 è stato nominato dall’Uefa fra i dieci allenatori più influenti nell’evoluzione calcistica, e nel 2019 da France Football fra i cinquanta migliori di tutti i tempi (terzo assoluto e primo fra gli italiani). Nel 2022 è stato insignito del Premio del Presidente Uefa per i risultati sportivi straordinari, l’eccellenza professionale e le esemplari qualità umane. Ha pubblicato Calcio totale (2015) e con Luigi Garlando La coppa degli Immortali (2019).