Patrizia Basso
Patrizia Basso è professore ordinario di Archeologia Classica presso l'Università degli studi di Verona. La sua attività di ricerca è prevalentemente indirizzata all'archeologia romana e si svolge con il coordinamento di progetti di ricerca (quali lo studio delle villa tardoantica di Negrar in Valpolicella, e-Archeo project per la valorizzazione delle ville di Sirmione e Desenzano, lo studio del cibo e del vino nel Veronese antico, un PRIN 2022 sul vino altoadriatico fra età del Ferro e tardoantico) e con l'organizzazione e la direzione di indagini sul campo (come lo scavo dell'anfiteatro e delle mura e dei mercati tardoantichi di Aquileia), finalizzati prevalentemente all'esame di problematiche insediative e architettoniche. La ricerca si caratterizza per un approccio interdisciplinare, realizzato attraverso collaborazioni con specialisti di diversi ambiti scientifici (archeobotanici, archeozoologici, petrografi, archeometri, chimici ecc.). Fino ad oggi l'attività di ricerca ha trovato esito in più di 150 pubblicazioni, tra cui figurano 4 monografie, vari volumi oggetto di cura editoriale e numerosi articoli in riviste e atti di convegno anche internazionali. Fra gli indirizzi di ricerca (le strade romane; l'architettura romana e in particolare gli edifici per spettacoli, i mercati e le mura urbani, le necropoli rurali, le ville; l’economia in età romana: lana e vino), recentemente ha trovato spazio il tema del ruolo delle donne in età romana attraverso la partecipazione al comitato scientifico, alla realizzazione e alla stesura del catalogo della mostra curata dall'Università di Padova (Francesca Ghedini e Monica Salvadori) "Essere donna nell'antica Pompei", ancor oggi aperta nel Parco Archeologico della città.