Arte, instabile e infinita
Pordenone | Teatro Verdi, Ridotto
Incontro con Maria Vittoria Baravelli e Roberta Scorranese. Presenta Marco Minuz
Finché esisterà l’arte, come incanto, memoria, bellezza e richiamo all’infinito, il mondo non merita di finire. L’arte richiede presenza: la prima vera regola, imperturbabile al tempo e ai cambiamenti, è che l’espressione artistica deve essere sperimentata dal vivo, nei musei, alle mostre. Così come i corpi vivono il loro genere e la loro forma nell’instabile regno tra realtà e immaginazione, desiderio e paura. I corpi sono fluidi, esibiti, ambigui, femminilizzati o maschilizzati, già dai miti antichi fino alle metamorfosi della modernità.