Gatti neri e specchi rotti. Perché siamo superstiziosi
Pordenone | Teatro Verdi, Ridotto
Incontro con Elisabetta Moro e Marino Niola
Gatti neri, specchi rotti, giorni sfortunati, numeri fortunati, amuleti infallibili, talismani indispensabili, riti scaramantici. Sono pochi esempi di quello sterminato catalogo di superstizioni cui sin dalla notte dei tempi ricorriamo contro i rischi del vivere e le incognite dell’esistenza. Perché, nonostante i progressi della conoscenza, l’immaginario scaramantico non conosce declino. Perché non è solo un residuo prelogico del pensiero ma un bisogno di spiegazione ulteriore, l’illusione di controllare l’incontrollabile.
Partner
