martedìpoesia: appuntamento il 3 ottobre
Il tema dell’incontro di martedì 3 ottobre sarà la lingua: quando parliamo, il nostro respirare è modulato per esprimere i suoni, che si articolano grazie a schemi motori complessi, reclutati da varie zone del corpo, attivando anche mani, schiena, visceri, viso, altri muscoli. Nel respiro di quei suoni scorre un senso: con la lingua noi pensiamo e il pensiero è già suono nella mente, in quanto non esiste differenza tra la parola che lì si forma e quella pronunciata con emissione di fiato.
Come di consueto, l’appuntamento sarà scandito, a partire dalle 18.00, da tre momenti, per comporre un’unità di intenti e cercare di toccare il vissuto di ciascuno, ascoltando varie voci ed esperienze. Nel primo intervento Rodolfo Zucco dialogherà con Roberto Cescon sulla lingua, toccata da più punti di vista: come ingresso nell’umano attraverso la relazione parentale, come “suono del pensiero” in cui si articola il nostro stare nel mondo, come suono e ritmo che si compongono in una forma poetica, come insieme di codici, imparati e dimenticati, che impariamo nel corso della vita. Nel secondo momento Gian Mario Villalta parlerà di Andrea Zanzotto e del suo rapporto con la lingua, non solo dialettale, una dimensione profonda e sorgiva del dire che precorre la lingua stessa e che ha a che fare con il nostro modo di comprendere il mondo, anche quando quel mondo, per esempio quello del lavoro dei campi e dei mestieri, si estingue. A seguire Marco Carretta, Alessandra Raffin e Marco Todoverto leggeranno i loro versi.
L’incontro è a entrata libera, fino a esaurimento posti. È suggerita la prenotazione iscrivendosi attraverso il sito pordenonelegge.it, mypnlegge (cliccando alla voce Accedi).
Info: Tel. 0434.1573100 mail [email protected].
3 ottobre 2023, Sala Ellero, ore 18.00
Lingua
− Conversazione sulla lingua − dialogo tra Rodolfo Zucco e Roberto Cescon.
− La lingua di Andrea Zanzotto − intervento di Gian Mario Villalta.
− Letture di Marco Carretta, Alessandra Raffin e Marco Todoverto.
Biografie autori
Marco Carretta è nato a Padova nel 1984, dove tuttora vive. Arriva tra i finalisti dei premi nazionali Città di Como, Europa in versi, Bologna in Lettere. Alcune sue poesie sono state pubblicate su Poesia Del Nostro Tempo, Inverso Poesia, Neutopia.
È vincitore del Premio Lo Spazio Letterario con la raccolta Per far vivere altro cadiamo, poi pubblicata per i tipi di Industria&Letteratura, che indaga il rapporto tra lavoro e famiglia nell’operoso Nordest, riflettendo sulle morti bianche e la loro eredità nel nostro tempo. Lavora come consulente nell’ambito ICT.
Roberto Cescon (Pordenone, 1978) ha pubblicato Il polittico della memoria. Aspetti macrotestuali sulla poesia di Franco Buffoni (Pieraldo, 2005), Disabile chi? La vulnerabilità del corpo che tace (Mimesis, 2020), Di tutti e di nessuno. Una poetica della specie? (Industria&Letteratura, 2023) e le raccolte La gravità della soglia (Samuele, 2010), La direzione delle cose (Ladolfi, 2014), Distacco del vitreo (Amos Edizioni, 2018) e Natura (Stampa2009, 2023). Collabora all’organizzazione del festival letterario Pordenonelegge.
Alessandra Raffin è psicologa esperta in neuropsicologia clinica e terapia autogena. Vive e lavora tra Italia e UK. La poesia è parte integrante della sua vita da sempre. Solitude (Eretica Edizioni) è la sua prima pubblicazione.
Marco Todoverto (Valdobbiadene, 1993) si è laureato in Lettere e Filologia moderna all’Università degli Studi di Padova. Alcuni suoi testi sono apparsi in blog e riviste (Alma Poesia, Le parole e le cose, L’Ulisse) e nell’antologia Distanze obliterate (Puntoacapo, 2021). Nel 2022 ha pubblicato per Arcipelago itaca la raccolta dialettale Cor piantà. Attualmente vive e lavora
Gian Mario Villalta è nato a Visinale di Pasiano (PN) nel 1959 e vive a Porcia. Ha scritto romanzi, racconti e saggi. Ha dedicato particolare attenzione all’opera di Andrea Zanzotto, con una monografia e numerosi interventi, collaborando al “Meridiano” Le poesie e prose scelte (1999) e curando i due volumi degli Scritti sulla letteratura (2001). I suoi libri di poesia più recenti sono Vanità della mente (Mondadori 2011, Premio Viareggio), Telepatia (Lietocolle-Pordenonelegge 2016, Premio Carducci) e Dove sono gli anni (Garzanti 2022, Premio Fortini). È direttore artistico di Pordenonelegge.
Rodolfo Zucco (Feltre, 1966) si è formato nell’Istituto di filologia neolatina dell’Università degli Studi di Padova, dove si è laureato in Stilistica e metrica italiana con Fernando Bandini nel 1991 e addottorato in Filologia romanza e italiana nel 1996, sotto la guida dello stesso Bandini e di Pier Vincenzo Mengaldo. Si è occupato in particolare della poesia di Giovanni Giudici e di Giovanni Raboni – di entrambi ha curato per i «Meridiani» (Mondadori 2000 e 2006) la pubblicazione dell’opera completa – e di questioni metriche settecentesche (Istituti metrici del Settecento. L’ode e la canzonetta, Name, 2001, oltre a vari saggi in rivista e in atti di convegni). Altre insistenze critiche sono quelle su Vittorio Sereni, Giorgio Caproni, Fernando Bandini, Eugenio De Signoribus, e in generale sugli aspetti metrici e stilistici di poeti del secondo Novecento (saggi su Marin, Roversi, Insana, Viviani, Luzzi, Magrelli, Benzoni, Ruffilli, Ceriani). Si è inoltre interessato della relazione tra prosa e poesia, studiata su testi di Buzzati, Renato Serra, Giudici, Raboni, Corazzol, Volponi. Insegna Lingua e letteratura italiana e Stilistica e metrica italiana all’Università degli Studi di Udine.
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