Letteratura
Io resto re dei miei dolori
Pordenone | Auditorium Largo San Giorgio
Con Philippe Forest. Intervista di Fabio Gambaro
Il romanzo somiglia al teatro perché entrambi somigliano alla vita. Il mondo intero è un palcoscenico, dice Shakespeare, e noi siamo gli attori. La scena: Inghilterra, metà Novecento. Un uomo, il più celebre dei primi ministri, sir Winston Churchill, posa per un altro che lo dipinge, Graham Sutherland, un artista di fama. E’ la storia dell’incontro tra questi due uomini: sono opposti in tutto, salvo l’amore in comune per la pittura. Ma senza saperlo hanno in comune di aver perduto in passato un bambino.