Presentazione
Una città-festival, chi l’ha mai vista? Dire infatti che pordenonelegge è un festival che si fa a Pordenone non è comunicare ciò che gli occhi vedono e gli eventi mostrano durante questi giorni: tutta la città è festival. È una festa, perché ci si incontra, perché si immagina, perché ci si avventura, con i libri e i loro autori, con gli appassionati che li hanno letti e ne parlano, con quelli che li leggeranno, nelle vicende e nei mondi che dialogano con la realtà e con la nostra vita. Protagonisti i libri. La festa è dei libri, per i libri, con i libri, con chi li fa e chi li legge. Da sempre, innanzitutto libri: romanzi e poesie, economia e medicina, società e lavoro, geopolitica e saggistica, una parte considerevole dei temi e delle opere che nel corso di un anno si sono proposti all’attenzione, diverse forme di espressione e molteplici opportunità di conoscere. Insomma, la prima specificazione di pordenonelegge. Festa del libro e della libertà è chiara. Meno facile è frequentare la parola “libertà”. È una parola dura o tremante, insinuante o sincera, attraente sempre, quanto a volte ingannevole. C’è un modo diretto e semplice per dire quale libertà si festeggia: quella che non brucerebbe mai i libri, che sceglie ma che non occulta le sue scelte dietro parole d’ordine o compiacimenti. La libertà di scrivere e leggere, infatti, salvaguarda sempre anche la possibilità di scegliere: quando viene meno l’una scompare anche l’altra. Tutto ciò sembra scontato e retorico, un discorso che abbiamo sentito così tanto ripetere che oramai non vale la pena di ascoltare; e proprio questa abitudine allarma, nel corso attuale di eventi che, senza la necessità di evocarli, stanno modificando ciò che eravamo abituati a vivere come democrazia, possibilità di scegliere e di operare (in una parola: libertà).
La Fondazione

Michelangelo Agrusti
Presidente

Michela Zin
Direttrice
I dipendenti della Fondazione sono:

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Debora Dal Bo

Monica Bonacotta

Francesca Dotta
